Mag 02 2013

Vivibrughiera…dall’Amministrazione un grazie di cuore a tutti!!

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VIVIBRUGHIERA… dall’Amministrazione comunale un grazie di cuore a tutti i volontari e a coloro che hanno partecipato!! Continue reading

Apr 16 2013

Settore socio-assistenziale: ecco tutti i servizi attivi

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E’ cura dell’Amministrazione informare i cittadini sui Servizi Socio-assistenziali attivi presso il Comune…  Continue reading

Apr 15 2013

Lavori in corso…

L’Amministrazione comunale ha in programma alcuni interventi importantiContinue reading

Gen 28 2013

Significato Festa di San Biagio

Il significato religioso

Il 2 febbraio la Chiesa cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù, popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”: con tali parole infatti il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio, nell’adempimento della Legge Giudaica riguardante i primogeniti maschi. Il giorno successivo, il 3 febbraio, si celebra la festa di San Biagio, che viene spesso rappresentato con candele alle quali, se benedette il giorno precedente, si attribuisce un potere taumaturgico. Vescovo e martire, San Biagio visse tra il 3° e il 4° secolo a Sebaste in Armenia (Asia Minore). Medico e nominato vescovo della sua città, fu perseguitato dai Romani a causa della sua fede, che però lui mai rinnegò, anche davanti alla condanna a morte. Viene invocato per la guarigione delle malattie della gola: durante la celebrazione liturgica in occasione della ricorrenza del 3 febbraio, in molte chiese i sacerdoti benedicono le gole dei fedeli accostando ad esse due candele.

Perché la benedizione della gola e la tradizione del panettone…

Si racconta che un giorno una madre disperata corse da San Biagio chiedendo aiuto, poiché il figlio aveva mangiato del pesce e rischiava di soffocare per una lisca che si era conficcata in gola. Lui si precipitò immediatamente al suo capezzale, prese un pezzo di pane e lo fece inghiottire al ragazzo; la mollica riuscì a rimuovere la lisca e il giovane riprese a respirare normalmente. Da qui il rito della benedizione della gola e l’usanza, in occasione della festività di San Bagio, di mangiare insieme in famiglia un panettone, per preservarsi dal mal di gola per tutto l’anno. La tradizione, anzi, vorrebbe che venisse mangiato del panettone “secco”, avanzato dalle feste natalizie: ma ormai pochi lo conservano ed è più ampia consuetudine acquistare i cosiddetti “panettoni di san Biagio”, gli ultimi rimasti dal periodo festivo.

San Biagio a Parzano

La ricorrenza di San Biagio a Parzano è particolarmente sentita. Una festa che unisce i momenti di raccoglimento e di preghiera solenne alle occasioni di riaffermazione dei sapori e delle consuetudini locali. Si pensi alle antiche tradizioni, quali la vendita all’asta di oggetti e beni donati alla parrocchia (galline, conigli, oggetti curiosi, attrezzature); un momento dedicato alla donazione e al sostentamento delle attività parrocchiali, al quale si partecipa per vivere l’atmosfera del banditore e del rialzo da parte degli interessati. Il tutto ovviamente nell’ottica di unirsi e avvicinarsi in un momento di festa e di devozione e attaccamento al proprio territorio. Fino ad alcuni anni fa San Biagio era soprattutto la festa della comunità di Parzano, dove appunto si trova la caratteristica chiesa a Lui dedicata: ma la ricorrenza ha poi acquisito valore e portata in tutto il paese, tanto che gli Orsenighesi attendono l’appuntamento del 3 febbraio sempre con grande trepidazione ed entusiasmo.

 

Gen 26 2013

Festa di San Biagio

Appuntamento con la festa di San Biagio, domenica 3 febbraio. Continue reading