Si sono tenute domenica le celebrazioni solenni per la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Amministrazione comunale, Associazioni locali e cittadinanza si sono ritrovati presso il Monumento ai Carabinieri caduti in servizio in via Primo Maggio, per proseguire verso Il Monumento dell’Alpino per l’Alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro.
Le note del corpo bandistico La Trionfale hanno accompagnato il corteo e i momenti più significativi della cerimonia, che è continuata dopo la Santa Messa presso il Monumento ai Caduti.
Qui, la solenne benedizione del Parroco don Erminio e il discorso del Sindaco, Maddalena Pinti, che ha sottolineato l’importanza di celebrare questo giorno, ricordando coloro che hanno perduto la propria vita per il Paese, per la Libertà e per l’Unità Nazionale; così come la necessità della memoria e della riflessione sulla guerra, ancora purtroppo così tragicamente attuale, drammatica, vicina, ingiusta e dolorosa.
“… L’Italia e la nostra comunità, nell’ottica della pace e della solidarietà, sono diventate in questo periodo accoglienza e sostegno per chi la guerra la sta ancora subendo direttamente, rafforzando la piena volontà di coltivare la pace, il sostegno e il rispetto per l’altro, la democrazia, mettendo in pratica i valori di cui la nostra Costituzione si nutre con orgoglio e fierezza.
L’Unità del Paese è prima di tutto unità di spirito, unità di azione, unità nella comunità. Laddove paiono deboli e sempre più precari il senso di civiltà, di onestà e di educazione, continuiamo ad impegnarci a recuperare il rispetto reciproco, la disponibilità verso l’altro e quel valore di costruttività che questa Giornata, da più di cento anni, ci indica come fondamento della nostra Patria.
Solo attraverso la ricostruzione del tessuto sociale, in una comunanza di valori e unione di intenti, che prendano il via anche e soprattutto dalla nostra realtà locale, possiamo mettere in campo il senso vero e autentico dell’Unità del Paese. La capacità di unire valore e coraggio con altruismo, generosità ed empatia nei riguardi del tessuto sociale locale è patrimonio e bagaglio prezioso della nostra Storia. Essere uniti, solidali e responsabili, superare le divisioni e l’indifferenza, sono i presupposti migliori per celebrare questa giornata, per coltivare ciò che alimenta un paese libero e laborioso nel costruire un futuro sereno e di pace.
E allora, ogni tanto fermiamoci a riflettere, chiediamoci se nella nostra giornata siamo sicuri di avere dedicato un tempo di pensiero e azione a tutto questo. Chiediamoci se siamo sicuri di avere trovato occasione di essere stati portavoce di comportamenti virtuosi, se abbiamo contribuito a seminare solidarietà, vicinanza, sostegno, servizio. Se abbiamo avuto tempo per alzare lo sguardo e guardarci intorno. Se siamo stati un buon esempio per i più piccoli, per chi ci osserva e apprende da noi, per le nuove generazioni. Se, così facendo, abbiamo contribuito a costruire quella solida catena che potrebbe allontanare, ora e in futuro, i germi dell’odio e dell’egoismo, così tanto nemici del vivere civile e della pace. Ciascuno di noi, nella quotidianità, può essere prezioso portavoce ed esempio di importanti valori. Non sottraiamoci a questo. Ripeto, non sottraiamoci a questo.
Con il lavoro, con il volontariato, con l’impegno politico, con lo studio, con la partecipazione alla vita della comunità civile, rendiamo un concreto omaggio ai caduti delle guerre, ai sacrifici di coloro che ci hanno preceduto, e a tutti coloro che ogni giorno lavorano per permetterci di vivere in una Repubblica democratica e libera, nel nome dei valori fondanti dell’Italia, sanciti dalla nostra Costituzione e, laddove, incombe la mancanza di fiducia, di prospettive e di coraggio, riponiamo speranza e forza in quanto di buono e sano le generazioni odierne e future possono offrire…”